
Situata al centro della Val
d'Orcia, a 491 m
s.l.m., Pienza, in origine "Castello di Corsignano ", prende
il nome attuale in onore di Enea Silvio Piccolomini, l'umanista che
divenne Papa nel 1458 con il nome di Pio II. Pienza era conosciuta
nell' 828 per la presenza nel suo territorio di un latifondo dell'
Abbazia di S. Salvatore del Monte Amiata. Nel XIII sec. di dominio
senese vi rimase anche nei secoli successivi. Con Pio II divenne sede
Pontificia e nel 1462 sede Vescovile.

Solo nel 1559 entrerà a far
parte del Granducato di Toscana. Ancora oggi il borgo
di Pienza è un piccolo
gioiello di architettura in cui possiamo osservare tutte quelle
opere che fanno una delle città d'arte più importanti della
provincia di Siena. Infatti dal 1458 Pio II avviò la sua
ristrutturazione affidando i lavori al celebre architetto Bernardo
Rossellino, allievo di Leon Battista Alberti, il quale a partire dal
1459 attuò una profonda trasformazione cercando di caratterizzare
l'immagine utopica di città ideale, che si andava ricercando in età
rinascimentale.
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In soli tre anni realizzò nella piazza principale il
Palazzo
Piccolomini, il Duomo, che racchiude opere del Vecchietto, di
Matteo di Giovanni e di Sano di Pietro. Accanto al Duomo vi è la casa
dei Canonici sede del museo Diocesano, dove è possibile ammirare
opere della scuola del Sodoma, arazzi fiamminghi del 1400 e del 1500,
sculture in legno del XIV sec. e il piviale di Pio II. Altrettanto
importante sono il Palazzo Comunale e quello Vescovile.Al di fuori delle mura importante da
visitare è la Pive di Corsignano d'arte romanica, e a pochi Km il
castello di Spedaletto, il monastero di S. Anna in Camprena, e il
castello di Monticchiello.

Dal punto di vista economico Pienza
è un
centro prevalentemente agricolo ed è famoso per la lavorazione del
formaggio, il rinomato "cacio di Pienza".Il territorio del comune di
Pienza è
compreso nel "Parco Artistico, Naturale e Culturale della Val d' Orcia" di cui fanno parte anche Castiglion
D'Orcia, Montalcino,Radicofani
e S. Quirico D'Orcia, che tende alla conservazione del patrimonio
artistico della Val
D'Orcia. Infatti oltre alle "Biancane"
la caratteristica formazione a cupola di colore biancastro, abbiamo
anche molti esemplari di fauna selvatica.
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